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Vista aerea con Google
Earth della zona di SOn Enattos; il sito sardo candidato per l'italia ad
ospitare l'Einstein Telescope. |
L'Einstein Telescope (ET) è un
progetto scientifico ambizioso che mira a rivoluzionare la nostra comprensione
dell'universo catturando segnali infinitesimali di onde gravitazionali prodotte
da eventi cosmici ultra-energetici, come fusioni di buchi neri e stelle di
neutroni. Per realizzare un'opera di tale portata, che rappresenta una sfida
ingegneristica senza precedenti, è essenziale adottare un approccio integrato e
multidisciplinare. Per questo motivo, il progetto ET si avvarrà del Building
Information Modeling (BIM), una metodologia che consente di organizzare e
supervisionare un progetto dalla pianificazione alla costruzione e
manutenzione.
Il BIM si basa sull'integrazione
delle diverse discipline coinvolte nella creazione di un modello virtuale 3D
che include informazioni dettagliate su ogni componente del progetto. Questo
modello digitale, definito "gemello digitale", non solo rappresenta
l'oggetto fisico, ma utilizza anche dati in tempo reale per riflettere
accuratamente il comportamento e le caratteristiche dell'infrastruttura reale,
aprendo la strada a potenziali ottimizzazioni.
Elena Licciardello, ricercatrice
INFN presso i Laboratori Nazionali del Sud e BIM Specialist all'interno del
progetto ETIC, sottolinea l'importanza del BIM per la gestione di un progetto
complesso come l'ET, soprattutto nella fase di progettazione preliminare. Ad
esempio, la modellazione 3D del terreno e delle sue caratteristiche
morfologiche, geologiche e idrogeologiche consentirà di determinare con
precisione la posizione ottimale per l'infrastruttura.
L'ET rappresenterà
un'infrastruttura di ricerca innovativa e un'importante opera di ingegneria
civile. La sua costruzione richiederà scavi, gallerie sotterranee, sale
sperimentali sotterranee e laboratori di superficie, il tutto in un ambiente
naturale unico che deve essere protetto e rispettato. Gli aspetti di
sostenibilità ambientale, spaziale ed energetica sono una priorità per l'intero
progetto ET.
La realizzazione dell'ET
comporterà una serie di sfide tecnologiche che richiederanno soluzioni
all'avanguardia in diversi settori. Ad esempio, l'ET sarà il più grande sistema
a vuoto in Europa e richiederà una grande quantità di acciaio e una serie di innovazioni
tecnologiche per la realizzazione dei tubi a vuoto. Saranno inoltre necessari
speciali sistemi criogenici per portare l'ottica a 10 gradi Kelvin onde evitare
di causare rumore vibrazionale o contaminazione termica.
L'ET richiederà anche sistemi di
acquisizione dati all'avanguardia, sistemi di controllo per l'intero tunnel di
30 chilometri e le aree circostanti, e sistemi di elaborazione dati di ultima
generazione. È inoltre prevista la trasmissione in tempo reale di un flusso
sostenuto di dati ai centri informatici situati in Italia, Europa e in altre
parti del mondo.
In conclusione, l'Einstein
Telescope è un progetto scientifico di grande portata che richiederà un
approccio multidisciplinare e soluzioni tecnologiche innovative. La sua
realizzazione avrà un impatto significativo non solo sulla ricerca astrofisica,
ma anche su diversi settori industriali e sull'economia, speriamo, italiana.
Siate curiosi e pretendete
le fonti.
Fonti:
1) https://www.einstein-telescope.it/en/innovation-industries/
2) https://www.einstein-telescope.it/en/2024/10/11/a-digital-twin-for-einstein-telescope/
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